Apro il blog con questo viaggio, il viaggio in Polonia. Durata 4 giorni.

Sarò sincera, la Polonia non era tra le mie mete preferite e quando mi fisso con una cosa è difficile che cambio la mia opinione, ma alla fine ho deciso di non partire prevenuta. Ed è stato un bene.
Ma comunque, partiamo!
Giorno 23 aprile
Sveglia alle 2 di notte…iniziamo bene. Prendo l’autobus (5 ore) per arrivare in aeroporto e dopo 3 ore il volo è pronto a decollare. Parto con una temperatura di 17 gradi.

Arrivo a Cracovia. Temperatura 8 gradi, percepita intorno ai 6.
L’aeroporto di Cracovia è a 20 minuti dal centro, dopo aver caricato il bagaglio sull’autobus, salgo e osservo tutte quelle piccole casette tipiche polacche, vasti boschi e prati verdi.
Consigli:
In Polonia non hanno l’euro, ma lo Zloty Polacco. Io sono partita con gli euro e appena arrivata mi sono diretta nei tanti centri cambio. Sono davvero tantissimi, io sono andata in uno dei tanti Kantor che si trovano nella strada chiamata Slawkowska.
Scendo a Cracovia centro per l’ora di pranzo, intorno alle 12, e l’appetito iniziava a farsi sentire, quindi entro in un tipico locale polacco specializzato nella preparazione dei PIEROGI, cosa sono i pierogi? Vi racconto brevemente la loro storia.
I pieroghi sono simili ai ravioli e possono essere cucinati con diversi ripieni, sia salati sia dolci.
Sono una tradizionale pietanza della cucina polacca.
Le origini della pietanza risalgono all’età medievale. Già nel XII secolo i pieroghi erano quotidianamente presenti sulle tavole delle corti polacche ed in versione più povera erano i pasti dei sudditi.
Questo è un tradizione primo piatto molto buono.
Ovviamente dipende dai locali in cui si va, ci sono dei veri e propri locali che portano il nome di questo piatto, e li cucinano davvero in modo delizioso
Quelli che ho scelto io, erano ripieni di patate e speck, posati su un letto di burro, e cosparsi di cipolla in agrodolce.
Li ho divorati, sono stati buonissimi.
Terminato il pasto, mi sono diretta in giro per la città. Questo è stato lo scorcio che ho preferito in assoluto. La piazza è maestosa e molto tranquilla e pulita.

Quella chiesa in fondo è Rynek Główny, una sorta di cattedrale, ma la cosa curiosa, è che ad ogni ora un trombettiere suona la tromba in 4 direzioni diverse, e questo fa volare i piccioni che invadono la pizza, per poi ritornare non appena il trombettiere termina di suonare. Come noterete è caratterizzata da 2 torri, una più alta e una più bassa.
La leggenda narra che siano stati costruite da due fratelli. Uno dei due fratelli aveva costruito la torre più alta, ma dopo averla innalzata, iniziò ad aver paura che la sua torre potesse essere superata dalla torre del fratello, così lo uccise, forse preso dai sensi di colpa, si gettò dalla sua torre.
Sulla destra di questa grande piazza, troviamo la torre del municipio, unica cosa rimasta in piedi del vecchio municipio, il quale è stato distrutto per creare nuovi e grandi spazi aperti, in questo caso, la grande piazza.

Questa torre, pende leggermente da un lato, riuscite a capire da quale lato?
Il primo giorno termina qui, ero molto stanca e avevo bisogno di riposo.
Giorno 2:
Credo che questo sia stato per me il giorno più intenso, e quello che ho apprezzato maggiormente.
La giornata era particolarmente uggiosa, faceva freddino, e non so perché ma nonostante io ami il cielo grigio, quel giorno mi sentii pervasa da un velo di tristezza. Allontanandomi dal centro di Cracovia, viaggiare per le strade vedendo vasti boschi e piccoli laghetti con quel cielo…non so mi ha fatto percepire una parte della Polonia “ferita” da ciò che ha subito.
Comunque…
Sveglia ore 6.20. Destinazione: Wieliczka

A Wieliczka trovate le miniere di sale.
Impiegherete quasi mezza giornata per la visita, si scende a piedi attraverso una scala in legno. Scenderete molto in giù. 
Al loro interno troverete delle sculture religiose sulle pareti, fatte interamente di sale.

Bene, cosa penso delle miniere? Sicuramente la stanza che ho preferito è stata l’ultima, piena di sculture e di lampadari di sale.
Consigli:
Se prenotate i biglietti e stabilite un orario con la presenza di guide, non ritardate! Altrimenti pagherete una penale per il ritardo!
Poi nell’ultima stanza non potete fare le foto se non siete muniti del permesso. Acquistarlo è molto semplice, proprio davanti l’ingresso all’ultima sala troverete un “bigliettaio” che vi darà un pass per fotografare, ad un prezzo intorno ai 10 zloty.
Il pomeriggio: Cracovia centro.
Ho passeggiato bevendo una bevanda calda di Starbucks

Ho attraversato il centro a piedi, fino a raggiungere il castello di Wawel.


Appena arrivata mi sono seduta su una panchina che dava sul fiume, ho sorseggiato la mia bevanda e dopo sono entrata al castello. Lo spazio intorno al castello è molto vasto e curato.



Giorno 3: Le temperature erano ancora freddine. Ho scelto di recarmi ad Auschwitz, credo sia una tappa importante e fondamentale, beh certo, non sarà molto allegra come giornata, ma ne vale la pena. Per tutta la giornata mi sono sentita strana, non so come dirvi, gli aggettivi che si avvicinano di più sono “triste”, “vuota” e “angosciata”. Mi ha fatto riflettere molto, anche perché quelle immagini continueranno a comparire nella mente…e lo scopo è proprio questo.

Giorno 4. Giornata decisamente diversa. Mattinata calda e soleggiata. L’ho trascorsa vedendo chiese e quartieri.







Mi sono dedicata prevalentemente alle passeggiate e allo shopping. (Il tetto con i piatti è l’ Hard Rock


Raggiungendo poi questo posticino. Che non so dirvi perché, ma mi ha fatto sentire quasi a casa.






Bene, finisce qui questo piccolo resoconto del viaggio. Sicuramente avrò mostrato non tanta passione, perché personalmente, ho preferito altri posti. Ma è ugualmente bella, piccolina, carina e pulita. Qualunque posto vale la pena di essere visitato. Viaggiare serve a conoscere e a crescere. Alla prossima.
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